Un restyling a Bellariva – Terza parte

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Qui trovate la prima parte e la seconda parte dell’articolo sul restyling a Bellariva

 

Ulteriore elemento di richiamo agli anni Cinquanta è l’utilizzo per alcune superfici della carta da parati, quali ad esempio la parete del testaletto della camera matrimoniale, con l’impiego di ampi decori floreali, o le pareti del bagno esistente con differenti texture per le pareti longitudinali.

 

Illuminazione e riutilizzo

La scelta dei corpi illuminanti si è orientata verso alcuni “classici” del design quali Arco, Foglio e Captain Flint di Flos, ma a queste si sono affiancati elementi contemporanei quali faretti a led rasati a gesso per l’ingresso, la zona cottura ed il corridoio, lampade a sospensione di forma conica per l’isola della zona cottura, luce lineare sala, faretti IP68 di colore nero per il bagno, applique di colore nero e plafoniera con profili cromati per il nuovo bagno.

 

Così come per l’arredo anche per l’illuminazione si sono riutilizzati alcuni oggetti esistenti quali:

  • la coppia di applique presenti all’ingresso, costituita da due sfere opache montate su struttura in bronzo
  • il lampadario in vetro originale anni Cinquanta della camera matrimoniale
  • la lampada a sospensione Clizia di Slamp per la seconda camera
  • la lampada a parete Riga di Flos per il bagno.

 

In un’ottica di valorizzazione e di riutilizzo degli elementi di arredo si è riadattata una grande libreria ricavandone tre mobili:

  • una libreria bassa posizionata all’ingresso, anch’essa di colore nero e con elementi verticali che riprendono i motivi geometrici del tavolo della sala
  • due librerie a giorno dalla profondità contenuta, posizionate in una delle camere, alle quali si sono aggiunte ribaltine portaoggetti nella parte alta mantenendone il colore originario.

 

Colori e arredi

Considerata la varietà di elementi decorativi e cromatici, la scelta dei colori delle pareti e dei soffitti è ricaduta su colori chiari, bianco e cipria, ad eccezione di due pareti della sala caratterizzate da un colore più scuro e delle pareti della seconda camera per la quale si sono scelti i toni del verde.

Anche per gli arredi si sono previsti nuovi oggetti quali:

  • una poltroncina con seduta in velluto blu e struttura in legno (Mivida di Tonin)
  • uno specchio di forma ovale con cornice bronzata (Renoir di Bontempi)
  • un servomuto di colore nero (Kalista di Tomasella) che potessero coesistere e dialogare con pezzi già presenti quali gli arredi Mackintosh
  • una madia in legno ed il tavolino in marmo Tulip.

 

Il progetto, sviluppato nei mesi successivi al Covid, è stato pensato affrontando ogni singolo dettaglio e definendo chiaramente le tempistiche dal momento che era abitato dalla Committenza prima dell’inizio dei lavori.

Si è resa necessaria un’attenta programmazione del cantiere, sia per quanto riguarda l’organizzazione dei lavori che l’approvvigionamento dei materiali, ma anche relativamente alla realizzazione di arredi su misura per poter limitare il mancato utilizzo dell’appartamento al tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori.

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