La rinascita dell’antico mercato di Almería
Alberto Campo Baeza, con il quale abbiamo una buona amicizia da molti anni, ci ha parlato di un lavoro brillante e unico: la rinascita del Mercato di Almería, e ci ha inviato alcune foto per conoscerlo e un breve testo che condensato nel titolo il nucleo dell’intervento: FARE VOLARE L’ARCHITETTURA.
In occasione della celebrazione avvenuta nel Mercato, per la consegna del Premio ARCO del Collegio degli Architetti di Almería alla Casa di Alberto Campo Baeza e Modesto Sánchez Morales di Mojácar, è stata riattivata la pubblicazione dell’opera con il invio di una bella raccolta di foto del processo di costruzione e di un nuovo testo: UNA VERA LEZIONE DI ARCHITETTURA.
Fai volare l’architettura
Riuscite ad immaginare che per realizzare un grande seminterrato in un importante edificio storico esistente l’architetto abbia deciso di sospenderlo in aria e farlo volare? Ebbene, è quello che ha fatto Modesto Sánchez Morales, un grande architetto di Almería, con il vecchio mercato di Almería, sulla Rambla Obispo Orberá. Per poter scavare in profondità, appese in aria il manufatto strutturale per il tempo necessario.
Il mercato di Almería era il tipico edificio con struttura strutturale in ghisa in cui erano inseriti in modo ordinato i banchi di vendita.
Dopo uno studio approfondito della situazione, il nostro architetto ha deciso, invece di smontare uno ad uno i pezzi di quella struttura del secolo scorso, in ghisa, che sarebbe stato un puzzle impossibile e dai costi eccessivi, ha deciso di sospendere l’intera struttura in aria, per consentire il lavoro sottostante.
E lì, sotto, ha scavato e costruito un generoso seminterrato che ora è una gioia da vedere.
Modesto Sánchez Morales ha avuto una brillante carriera in architettura presso la Scuola di Architettura di Madrid, ETSAM, sotto la guida di Sáenz de Oiza. E poi, per motivi familiari, è andato ad Almería dove svolge un lavoro di altissima qualità. Attualmente è uno dei più prestigiosi Professori di Progetti presso la Scuola di Architettura di Granada.
Insieme abbiamo realizzato la Piazza della Cattedrale e il palazzo della Delegazione Provinciale di Sanità, una bella scatola di pietra dove si muovono le pietre, le persiane. E attualmente stiamo costruendo una casa a Mojácar.
Il lavoro del Mercato di Almería è un buon esempio di come agire sulle architetture esistenti. Vorrei che gli interventi sugli edifici storici finissero sempre in buone mani.
Una vera lezione di architettura
Devo confessare che non è facile che un’opera di architettura mi colpisca in questo momento della mia vita.
Ebbene, ad Almería, in occasione della consegna del Premio Arco della Facoltà degli Architetti 2023, abbiamo fatto merenda al Mercato, una bellissima ristrutturazione dell’architetto Modesto Sánchez Morales.
E nonostante il restauro sia perfetto e bello, la cosa migliore è la decisione di completare la struttura dell’edificio sottostante. Completare la struttura edilizia sottostante? L’edificio originario era privo di interrati e di servizi essenziali per la funzione di Mercato che ivi si svolgeva.
Dopo aver ricevuto l’ordine e analizzato l’edificio esistente, è apparsa evidente la necessità di questi seminterrati e servizi. E l’unico modo era agire con un’operazione strutturale quasi impensabile, sollevare l’edificio esistente, realizzato con colonne in ghisa, e, dopo aver costruito quei basamenti, riportare tutto al suo posto. Un’operazione strutturale necessaria ma rischiosa.
Il nostro architetto, dimostrando una conoscenza strutturale invidiabile, dopo essersi consultato con ingegneri esperti, ha fatto il grande passo e, dopo aver sospeso in aria l’edificio esistente, cominciando dal micropilotaggio, ha intrapreso l’operazione che, a distanza di tempo, si è rivelata perfetta.
Il mercato di Almería
Il Mercato ora ha servizi e negozi molto ben organizzati. Con circolazione orizzontale interrata con schema a corona circolare e con ascensore verticale, che risolve il tutto alla perfezione. I grandi locali dell’immondizia, ora opportunamente condizionati, non puzzano più. I negozi del mercato al piano terra hanno i loro magazzini comuni al piano interrato, molto ben organizzati e collegati.
Ma quello che qui mi preme sottolineare è il carattere chiaramente strutturale dell’operazione. Difendere che gli architetti devono avere una solida conoscenza delle Strutture. Tanto che, dopo aver consultato il nostro architetto con qualche professore poco entusiasta del compito, decise di intraprendere l’operazione, e vinse.
C’è una bellissima raccolta di foto che, in modo molto pedagogico, spiegano molto bene questa operazione in modo tale da commuoverci. Se dovessi valutare tutto questo dal punto di vista accademico, direi che la prestazione è lode. E anche il Mercato è e continua ad essere bellissimo.
Sembra incredibile che a questo punto un professore di Progetti debba difendere l’importanza delle strutture nel fatto architettonico. Da Arangoa a Ricardo Aroca o José Luis De Miguel, a Madrid abbiamo avuto ottimi insegnanti. Ricordo ancora le mie lunghe conversazioni con Andrés Rubio, che è il saggio architetto che calcola tutte le mie strutture, e con Martínez Segovia, un egregio ingegnere civile, in occasione del mio Cubo a Granada. Per realizzare quel dialogo con la Luce, avevo bisogno di una struttura chiara. Come l’aria quando attraversa lo strumento musicale per produrre Musica, la Luce ha bisogno di una struttura precisa, di uno strumento musicale ben accordato per poter suonare bene.
Le attuali Scuole di Architettura sembrano aver perso la testa e, alcune, abbandonato l’importanza delle Strutture. Come se a Medicina si smettesse di studiare Anatomia o Traumatologia, fondamentali per essere un buon medico. E così oggi si producono architetture frammentate con innumerevoli giunti dove tutto è un problema. Oppure con forme a palloncino o simili, che appartengono più ad un’architettura effimera. Ci hanno insegnato a costruire architetture capaci di restare nel tempo per sempre!
Il Mercato di Almería, premiato all’epoca dagli architetti con il premio ARCO, è un esempio di ciò che è e dovrebbe essere l’Architettura.