Gaspar Libedinsky – Casa Tomada
L’opera di Gaspar Libedinsky (Buenos Aires, 1976), corrispondente al periodo 2020-2022, è visitabile dal 20 maggio al 14 agosto, al Museo Nazionale d’Arte Decorativa come installazione in dialogo provocatorio con il patrimonio architettonico e l’arte di il Palazzo Errázuriz Alvear. Libedinsky, artista visivo, architetto e decoratore si è formato a Londra e ha lavorato in Europa e negli Stati Uniti.
L’esperienza espositiva proposta si impossessa dell’intero Palazzo e, attraverso un lavoro di risignificazione molto giocoso, costruisce nuove associazioni e metafore visive. E lo fa attraverso la costruzione di sculture con oggetti comuni e funzionali come scope, piumini, vestiti e stracci, biciclette, tappeti e cassette di verdure.
Il visitatore è invitato a passeggiare per il Museo, preso dal lavoro di questo artista dirompente, che utilizza strumenti di tutta l’arte contemporanea.
Un viaggio in cui lo stesso Palazzo Errázuriz Alvear viene preso come oggetto su cui intervenire, dove tutto è sospeso e aperto a nuove associazioni.
Ecco quindi una breve descrizione di ciò che il visitatore può trovare in “Casa Tomada”, un’esperienza interattiva di Libedinsky che illumina l’intero spazio con il suo intervento poetico:
La Casa Tomada di Libedinsky
Nel “Cortile d’ingresso” puoi vedere il “Monumento all’uomo comune” , una scultura a scala monumentale che tenta di “competere” con la scala del Palazzo.
Nella “Lobby” i visitatori sono accolti da due giganteschi struzzi realizzati con la pulizia di piumini. Nella ‘Grande Anticamera’ la scultura ‘La Notte’ di Joseph Pollet è intervenuta per mezzo del mobile ‘Intoccabile’: delle ‘ zanzare’ robotiche.
Il pubblico vive infatti un’esperienza immersiva nella “Great Hall”, conquistata da una “barriera corallina” site-specific fatta di setole di ginestra.
Nella “Sala da pranzo” il pubblico è accolto da un tavolo da banchetto che sostituisce il tavolo originale. Il ‘Salón Comedor’ espone opere realizzate con spazzole per pavimenti. Nel “Giardino d’Inverno” si trova una “Nuvola” (Cumulus) composta da 400 pompose scope a soffitto. Due persone possono “ficcare” la testa nel cloud per avere un’interazione privata in un contesto pubblico. La “Sala da ballo” espone divise fatte di stracci.
Il ‘Salón de Madame’ è ‘tappezzato’ con l’opera ‘Architettura per il corpo’ , un mosaico di tappeti ai piedi del letto. Il ‘Secondo Sotterraneo’ del Museo è ‘Carrousel’ : opera interattiva composta da 10 biciclette interconnesse che compongono una giostra per girare in tondo attraverso l’azione collettiva della pedalata.
Nel ‘Tercer Subsuelo’ è esposta la videoinstallazione ‘Cuckoo’: una casetta per uccelli con il suo buco murato funge infatti da orologio a cucù.
Il ‘Giardino’ con la sua meravigliosa vegetazione funge poi da supporto per 15 ‘Casette per uccelli’ costruite con cassette di ortaggi.
Testo: Pablo Sáez. Leggi l’articolo originale.