Christo, Porta Pinciana e Conca d’Oro

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Probabilmente il modo migliore per iniziare questo post dal titolo così strano (solo per chi non segue ancora la pagina facebook di Dov’è l’architettura italiana?), è quello di spiegare il collegamento tra Christo, artista americano nato in Bulgaria, Porta Pinciana, ingresso alla città di Roma e a Via Veneto attraverso le Mura Aureliane e Conca d’Oro, fermata ed ex terminale della metro B1, importante nodo di scambio in zona Monte Sacro.

Il primo collegamento, quello tra Christo e Porta Pinciana è già evidente dalla foto qui sopra che mostra proprio quel tratto di Mura Aureliane impacchettato nel 1974 in occasione degli Incontri Internazionali d’Arte a cura di Achille Bonito Oliva, che si svolsero nel parcheggio sotterraneo del Galoppatoio di Villa Borghese (quello di Luigi Moretti).

Durante i mesi di Febbraio e Marzo del 1974, per un periodo di 40 giorni, una porzione di 820 piedi (250m circa) delle Mura Aureliane a Roma è stata avvolta in polipropilene e corda. (The Wall – Wrapped Roman Wall)

Per ragioni anagrafiche non ho visto l’opera o comunque non la ricordo, ma l’ho scoperta grazie alla curiosità verso le sue opere vedendolo lavorare in Italia, sul lago d’Iseo, ad una delle sue istallazioni “ambientali”, diversa però dai suoi più famosi lavori urbani di impacchettamento.

Vedo Conca d’Oro tutti i giorni, infatti ne ho già scritto qui e qui, e gli elementi che da residente più che da architetto mi colpiscono di più sono la sua crescente vandalizzazione e la persistente inutilità del parcheggio interrato (ancora a rustico e da appaltare), soprattutto per tutte le opere accessorie collegate: muri, rampe, volumi tecnici e superfici (enormi) di areazione.

Mi è venuta allora l’idea che tutti questi elementi potrebbero essere impacchettati, proprio alla maniera di Christo, sia per proteggerli dal degrado e dalla vandalizzazione che per evidenziare la loro condizione di cantiere permanente e ho scritto: Potremmo chiedere a Christo se, quando si libera dal lavoro al Lago d’Iseo, può impacchettare Conca d’Oro. Con l’occasione si potrebbero anche realizzare delle strutture verdi tipo pergolati (naturalmente su progetto di Dov’è l’architettura italiana?) per proteggersi dal sole cocente in estate (e non solo) quando si attraversa la piazza bollente e del tutto priva di ombra.

Stefano Nicita – 05/05/2016

 

Da: http://dovelarchitetturaitaliana.blogspot.it/2016/05/christo-porta-pinciana-e-conca-doro.html

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